La magia delle grotte sommerse

Ci sono luoghi che scatenano emozioni contrastanti. Ad alcuni potrebbero sembrare meandri oscuri ricchi di pericoli, mentre per altri sono angoli di incredibile bellezza. Nel caso delle grotte, noi propendiamo per il secondo approccio; e se aggiungete spiragli di blu da fori nelle pareti, tavolozze multicolori che le incrostano e curiosità biologiche in ogni dove, avrete solo un assaggio di quella che è l’inenarrabile magia delle grotte sommerse mediterranee.
Coralli, astici, murene e spirografi: in Italia, le grotte sommerse sono esplorabili (ricordando che è necessaria un’adatta preparazione tecnica) in parecchi punti della penisola e delle isole, soprattutto nelle aree carsiche. Tra tutte queste zone, le più famose e belle sono probabilmente l’area di Capo Caccia, in Sardegna, dove tra le tante cavità e cunicoli è presente la grotta sommersa più grande del Mediterraneo (grotta di Nereo, oltre 300 metri di sviluppo), e l’area di Capo Palinuro, in Campania, famosa per la grotta Azzurra dove si hanno ecosistemi su base non-fotosintetica (l’energia non è ottenuta dalle piante grazie a luce solare ma da batteri grazie ad emissioni vulcaniche).
Le grotte sono dunque ambienti affascinanti, nei quali la componente paesaggistica e biologica catturano l’esploratore, ammaliandolo.

Marco Colombo, www.calosoma.it

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