Le nuove specie a rischio secondo l’IUCN: Il Tarsius tumpara

Minacciato da un vulcano (Mt. Karengentang) sull’isola di Siau in cui vive, e dalla caccia per la sua carne, questo piccolo tarsio è in grave pericolo; ogni eruzione è infatti in grado di ridurne anche dell’80% la popolazione, e a questo si aggiunge la pressione venatoria degli indigeni che lo cacciano per cibarsene. La specie si trova solo sull’isola di Siau (Indonesia), con un areale inferiore ai 20 km2, anche se è ipotizzabile che sia presente in alcune piccole isole limitrofe, sebbene non sia stato mai documentato. Alcuni studiosi hanno adottato tecniche di telerilevamento satellitare per stimarne la popolazione, compresa tra i 1300 e i 12000 esemplari. Un risultato poco affidabile, su cui si sta ancora lavorando, testimone nonostante tutto della riduzione dell’habitat naturale della specie, causato dalle frequenti eruzioni vulcaniche.

Questo piccolo tarsio è filogeneticamente legato ad altri tarsi originali del  Sulawesi. Vive in piccoli gruppi, di 2-6 esemplari, e la sua dieta si basa sulla cattura di grossi artropodi o piccoli vertebrati. La distruzione dell’habitat tende a disperdere gli individui, rendendoli maggiormente esposti ai predatori naturali, quali gatti e cani selvatici. Alla minaccia naturale si aggiunge un’indiscriminata caccia da parte della popolazione dell’isola, che colloca il Tarsius tumpara tra le 25 specie di primati maggiormente a rischio, secondo la IUCN.

Antonio Giacoletti.

Foto: Geoff Deehan

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