Quali saranno gli oceani di domani?

Ormai è chiaro che i mari e gli oceani di tutto il mondo rivestono un ruolo fondamentale non solo per l’intero ecosistema terrestre ma anche per la nostra vita e il nostro benessere. Rappresentano infatti una risorsa critica per il cibo, l’energia e provvedono ai traffici commerciali marittimi di moltissimi paesi. Le attività antropiche sui mari stanno ulteriormente aumentando, si pensi ad esempio all’estrazione di fonti energetiche al largo, all’acquacoltura, alle nuove strategie di pesca, alla navigazione militare e commerciale. E’ dunque necessaria una regolamentazione innovativa che possa mettere in salvo le nostre risorse marine e oceaniche garantendone un migliore e più sostenibile sfruttamento da parte di questa generazione, senza dimenticare la futura umanità che ne ha fin da ora pieno diritto di utilizzo. La strategia europea per la ricerca marina e marittima prevede l’applicazione scientifica e tecnologica di eccellenza per preservare gli oceani di domani.

oceanNon ci sono dubbi in effetti sul ruolo strategico che la scienza e la tecnologia giocano in sinergia per la tutela dei nostri biomi acquatici. Visto che i mari non conoscono confini ma talvolta si estendono anche alla terraferma l’approccio da prendere in considerazione è sicuramente quello multidisciplinare. In linea con questi principi sono stati sviluppati numerosi progetti ognuno con le proprie peculiarità. Alcuni si basano sulla costruzione della conoscenza di base per sostenere una crescita ecosostenibile delle risorse ittiche. Questa strategia punta sia al miglioramento della comprensione delle interazioni natura-ambiente con le attività umane che all’uso di nuove tecnologie. In questo campo lo studio dell’ecosistema artico è di fondamentale importanza per mettere in atto delle misure efficaci di tutela. Infatti questo particolare ambiente dove le temperature sono estremamente rigide è davvero molto cambiato negli ultimi decenni a causa dell’inquinamento e dell’aggressività delle azioni umane nei confronti del  nostro Pianeta. Attraverso lo studio del cambiamento climatico e delle strategie governative si possono evidenziare le lacune di intervento presenti cercando di colmarle in tempo. Altri progetti prevedono lo studio dell’impatto delle attività antropiche sugli oceani e sulle loro risorse viventi senza trascurare gli effetti che si sono avuti sulle economie globali. Anche l’accumulo marino di anidride carbonica viene preso in considerazione in quanto potrebbe rappresentare una tecnologia chiave per poter ridurre il livello di questo gas in atmosfera. Sembra davvero che ci sia molto da fare, quindi non ci resta che agire ognuno secondo il suo ruolo e le sue possibilità. In ballo c’è la salvezza del nostro pianeta Terra!

Chiara Scamardella

Fonte articolo:

ec.europa.eu/research/…/pdf/ocean-of-tomorrow-2014_en.pdf