Perchè riciclare i rifiuti?

Con la continua crescita dei consumi e dell’urbanizzazione il problema della gestione dei rifiuti è diventato e continua ad essere un argomento attualissimo, uno dei maggiori problemi scaturisce dal fatto che all’elevata produzione di rifiuti spesso si accosta la necessità di individuare nuove aree disabitate in cui depositare i rifiuti (le discariche) comportando, con questo atteggiamento, da un lato la perdita di vaste aree di territorio con conseguenze dirette sull’ambiente provocate dalle alte concentrazioni di rifiuti in un’area e dall’altra la perdita e lo spreco di materiale che in parte sarebbe stato riciclabile. Negli ultimi tempi ha preso sempre più campo la possibilità di recuperare risorse dai rifiuti, cosa che in Nordeuropa si faceva e si continua a fare e che in Italia si è cominciato a fare dopo l’applicazione del DL Ronchi del ’97 abrogato e sostituito con il DL 152/06 Parte IV e s.m.i affrontando la questione dei rifiuti all’interno di una logica di gestione integrata del problema. Lo scopo finale delle norme sia nazionali che regionali in materia di rifiuti è quella di ridurre il più possibile la quantità di residuo non riciclabile da portare in discarica o da trattare con inceneritori o termovalorizzatori e allo stesso tempo recuperare attraverso il riciclaggio dei rifiuti tutte le materie prime riutilizzabili che quindi diventano fonte di ricchezza e non più inquinamento, oltre che ottenere importanti risparmi in termini energetici. Il riciclaggio comprende quindi tutte quelle strategie organizzative e tecnologiche che permettono di riutilizzare come materie prime tutti i materiali di scarto come l’alluminio, la carta, la plastica, il vetro e la frazione umida dalla quale si ricava il compost; inoltre con l’impiego di tecnologie particolari oggi è possibile riciclare oggetti costituiti da più frazioni di materiale differente come flaconi di succhi di frutta o latte e oggetti complessi quali automobili, elettrodomestici etc. In Italia il tasso di raccolta differenziata và crescendo gradualmente, attualmente è pari al 30,4% (fonte: http://dati.istat.it) ma è un dato ancora inferiore rispetto alle reali potenzialità. Anche se il riciclo dei rifiuti ha subito delle critiche per diversi motivi legati ai costi dei processi di trasformazione, al basso rendimento e qualità delle materie prime ad oggi rappresenta comunque una valida alternativa per ridurre notevolmente la quantità di rifiuti prodotta, l’impatto sull’ambiente e sulla salute umana.

Matteo Mercurio

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