Lo squalo che ha terrorizzato Ostia

 ROMA, 22 AGO – Una verdesca di un metro e mezzo è arrivata oggi a 10-15 metri dalla battigia dello stabilimento della Marina Militare, a Castelfusano sul litorale romano, provocando il panico tra i bagnanti con la sua pinna inconfondibile a pelo d’acqua.

“Era uno squaletto, ho subito urlato a tutti di uscire dall’acqua – racconta Massimo, il bagnino, che l’ha avvistato per primo -. Paura? Abbastanza”. Lo squalo ha girato per qualche lunghissimo minuto davanti alla spiaggia, poi si è allontanato, forse spaventato dallo stesso bagnino avvicinatosi con il pattino di salvataggio. Nel frattempo c’é stato un fuggi fuggi dall’acqua, molto affollata anche per l’eccezionale canicola di questi giorni. Decine e decine di persone raccolte in un unico, grande capannello a guardare verso il mare. Sulla spiaggia sono arrivati gli uomini della Guardia Costiera nell’elegante divisa bianca, avvisati dallo stabilimento, che hanno raccolto delle testimonianze e poi allertato tutti gli stabilimenti della zona per eventuali nuovi avvistamenti. (Fonte: ANSA).

La verdesca (Prionace glauca), a volte soprannominata squalo blu, è uno squalo appartenente alla famiglia Carcharhinidae, diffuso in tutti i mari temperati, tropicali e subtropicali, sia in acque costiere che distanti dalla costa, le cui dimensioni si aggirano dai 50 cm ai 250 cm. Il suo corpo è snello, muso lungo e senza cresta interdorsale. I suoi occhi sono grandi le pinne pettorali lunghe e piuttosto sottili dagli apici incurvati. Il colore del dorso è di un vivo blu cobalto, che sfuma in celeste metallico sui fianchi e in bianco sul ventre. La verdesca abita le acque profonde del Mediterraneo, del Mar Adriatico e del Mar di Marmara, spingendosi fino a 190 m di profondità. È quindi una specie tipicamente d’alto mare che compie frequenti spostamenti in ambienti la cui temperatura si aggira di solito tra i 6 C° e i 28 C°, con optimum tra gli 8 C° e i 19 C° e puo’ effettuare anche incursioni sulla costa, specialmente la notte. Le giovani verdesche possono anche abitare in acque meno profonde intorno ai 50 metri. Si riproduce durante i mesi estivi intorno alle coste del Portogallo e nelle acque del Nord Adriatico. Si trovano anche vicino alla costa delle isole del Mediterraneo alle grandi profondita’ (p.e. Isola di Ponza ed Eolie nel Mar Tirreno). Spesso vengono avvistati in superficie. Le loro tipiche prede sono: maccarelli, sgombri, bonitos, tonni, clupeidi, aringhe e sardine e altri pesci pelagici; occasionalmente si nutrono anche di pesci di fondo tipo muggini, gronghi e sogliole. Altre prede sono calamari, seppie e crostacei.

La verdesca è uno squalo tendenzialmente curioso, ma raramente attacca l’uomo. Risulta tra gli ultimi posti nella classifica delle specie di squali “pericolosi”. Solitamente evita il contatto con l’essere umano, non facendo esso parte della propria dieta ed ritenendolo unicamente una minaccia. La verdesca è lo squalo maggiormente sottoposto alla pressione della pesca commerciale: ogni anno circa 20 milioni di esemplari vengono catturati ed uccisi (il motivo principale delle catture è legato all’utilizzo delle pinne per realizzare la “zuppa di pinne di pescecane” molto richiesta dal mercato asiatico). Non bisogna dimenticare che la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha inserito la carne di squalo (assieme a quella di pesce spada ed alcune altre specie di pesci predatori pelagici) tra gli alimenti che bambini e donne incinte dovrebbero evitare di mangiare, a causa dei rischi di intossicazione da mercurio ed altri metalli pesanti.

La verdesca sembrerebbe poter arrivare ai 20 anni di vita, ma come già accennato, a causa delle elevatissime catture da parte dell’uomo, non è noto se la popolazione mondiale di questo squalo stia drasticamente (come è probabile) diminuendo.

Antonio Giacoletti.

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