Lo squalo avvistato al Porto di Palermo

PALERMO, 20 GIUGNO – Una verdesca di circa due metri è stata avvistata nella mattinata di oggi dai sub dei vigili del fuoco intervenuti per il recupero del corpo di un uomo che si era suicidato gettandosi in mare nelle acque del porto di Palermo. Gli uomini della Capitaneria di Porto hanno cercato per tutto il giorno di attirarlo in mare aperto, mediante esche di vario tipo, per allontanarlo dalle rotte delle numerose navi in partenza ogni giorno dalle banchine del porto. L’allarme era stato già lanciato dal personale della SNAV, e prontamente comunicato alla Capitaneria di Porto.

La verdesca (Prionace glauca), a volte soprannominata squalo blu, è uno squalo appartenente alla famiglia Carcharhinidae, diffuso in tutti i mari temperati, tropicali e subtropicali, sia in acque costiere che distanti dalla costa, le cui dimensioni si aggirano dai 50 cm ai 250 cm. Il suo corpo è snello, muso lungo e senza cresta interdorsale. I suoi occhi sono grandi le pinne pettorali lunghe e piuttosto sottili dagli apici incurvati. Il colore del dorso è di un vivo blu cobalto, che sfuma in celeste metallico sui fianchi e in bianco sul ventre. La verdesca abita le acque profonde del Mediterraneo, del Mar Adriatico e del Mar di Marmara, spingendosi fino a 190 m di profondità. È quindi una specie tipicamente d’alto mare che compie frequenti spostamenti in ambienti la cui temperatura si aggira di solito tra i 6 C° e i 28 C°, con optimum tra gli 8 C° e i 19 C° e puo’ effettuare anche incursioni sulla costa, specialmente la notte. Le giovani verdesche possono anche abitare in acque meno profonde intorno ai 50 metri. Si riproduce durante i mesi estivi intorno alle coste del Portogallo e nelle acque del Nord Adriatico. Si trovano anche vicino alla costa delle isole del Mediterraneo alle grandi profondita’ (p.e. Isola di Ponza ed Eolie nel Mar Tirreno). Spesso vengono avvistati in superficie. Le loro tipiche prede sono: maccarelli, sgombri, bonitos, tonni, clupeidi, aringhe e sardine e altri pesci pelagici; occasionalmente si nutrono anche di pesci di fondo tipo muggini, gronghi e sogliole. Altre prede sono calamari, seppie e crostacei.

La verdesca è uno squalo tendenzialmente curioso, ma raramente attacca l’uomo. Risulta tra gli ultimi posti nella classifica delle specie di squali “pericolosi”. Solitamente evita il contatto con l’essere umano, non facendo esso parte della propria dieta ed ritenendolo unicamente una minaccia. La verdesca è lo squalo maggiormente sottoposto alla pressione della pesca commerciale: ogni anno circa 20 milioni di esemplari vengono catturati ed uccisi (il motivo principale delle catture è legato all’utilizzo delle pinne per realizzare la “zuppa di pinne di pescecane” molto richiesta dal mercato asiatico). Non bisogna dimenticare che la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha inserito la carne di squalo (assieme a quella di pesce spada ed alcune altre specie di pesci predatori pelagici) tra gli alimenti che bambini e donne incinte dovrebbero evitare di mangiare, a causa dei rischi di intossicazione da mercurio ed altri metalli pesanti.

La verdesca sembrerebbe poter arrivare ai 20 anni di vita, ma come già accennato, a causa delle elevatissime catture da parte dell’uomo, non è noto se la popolazione mondiale di questo squalo stia drasticamente (come è probabile) diminuendo.

Antonio Giacoletti.

Immagini e video: Capitaneria di Palermo.

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