L’energia del vento può avere impatti sull’ecosistema?

Il vento rappresenta da sempre per l’uomo un qualcosa di straordinario ed indefinito al tempo stesso. Certo ormai venti e correnti del pianeta Terra vengono studiati da decenni, se ne conoscono le origini, se ne studiano i percorsi spesso imprevedibili e si cerca di determinarne il comportamento futuro. Forse finora solo pochi hanno pensato che l’incredibile forza da essi sprigionata specialmente in occasione di fenomeni sempre più frequenti come le trombe d’aria possa danneggiare lo stesso ambiente naturale. Riflettendoci sembra un paradosso: come può una fonte rinnovabile di energia avere un impatto negativo sugli ecosistemi terrestri e marini di cui è parte integrante? La risposta purtroppo è inevitabilmente la stessa: il manifestarsi di eventi catastrofici che colpiscono non soltanto la popolazione umana ma anche l’ambiente è scatenato principalmente dall’intervento antropico non controllato.

Energia vento

L’energia del vento dal punto di vista dello sviluppo commerciale è “matura” sia perché è stata utilizzata da sempre per la navigazione e gli spostamenti delle civiltà antiche come di quelle attuali, sia per il suo attuale utilizzo come energia alternativa al petrolio. Basti fare un esempio: a livello mondiale la capacità di circa 60.000 Mega Watt ricavata da installazioni che sfruttano l’energia del vento è in grado di produrre su base annua una potenza pari a circa 100 Tera watt/ora. Si tratta di un salto di ben sei ordini di grandezza nel ricavare energia in modo praticamente illimitato … Questa tecnologia pulita è crescita rapidamente negli anni e suscita molto interesse anche perché non produce emissioni nocive nell’ambiente naturale, quindi non contribuisce neanche ad aumentare il rischio di riscaldamento globale e non presenta inconvenienti neppure per il trasporto di composti inquinanti, derivati come sottoprodotti dalle ormai conosciute fonti ad esaurimento come i combustibili fossili degli albori dell’era industriale. Le stazioni che impiegano turbine per la conversione dell’energia eolica in energia elettrica manifestano impatti minimi sull’ambiente sia marino che terrestre dove sono installate. Inoltre questa stazioni vengono solitamente costruite lontano da luoghi abitati, in ambienti remoti ed isolati proprio per sfruttare al meglio l’energia eolica. Gli impatti ecologici della energia del vento però si possono manifestare a due livelli: sugli organismi viventi e sugli equilibri di funzionamento degli stessi ecosistemi. Entrambi questi tipi di impatti sono difficili da studiare a causa della loro elevata variabilità spaziale e temporale, che dipende inoltre dalla zone geografiche interessate, dalla specie colpite e dalle possibili interazioni con altri tipi di interventi antropici.

Chiara Scamardella

Fonte articolo:  

www.jocet.org/papers/057-J30009.pdf