Le meduse più diffuse nel Mediterraneo

Il mare è il luogo naturale in cui incontrare una medusa, tuttavia tale incontro potrebbe risultare piuttosto spiacevole soprattutto durante il periodo estivo o in seguito ad una mareggiata perché le spiagge o gli scogli possono in breve ricoprirsi di numerose meduse. Dall’aspetto gelatinoso e dal lento movimento questi animali marini appartengono agli Cnidari, lo stesso phylum o gruppo di cui fanno parte i coralli e gli anemoni. Le meduse sono animali planctonici, organismi che non riescono ad opporsi al moto delle correnti, di contro hanno sviluppato tutta una serie di adattamenti all’ambiente marino tali da permettergli un’ottima galleggiabilità. Il loro corpo, costituito per circa il 98% d’acqua, è privo di strutture rigide di sostegno e per tale motivo osservate fuori dall’acqua si presentano afflosciate e gelatinose. Le meduse sono diffuse in tutti i mari del mondo e le moltitudini di specie presentano varie dimensioni, da piccole a molto grandi, come ad esempio la maestosa “Criniera di leone” (Cyanea capillata), diversamente colorate, in generale questi animali sono caratterizzatida una forma a campana detta anche ombrella, da una parte allungata detta manubrio posta al di sotto dell’ombrella che si divide in più braccia e tentacoli (fig.1).

pelagia noctiluca httpwww.asppalermo.orgpagina.aspID=48Fig.1 Pelagia noctiluca

Questi animali predatori sono dotati di numerose nematocisti o cnidociti ovvero cellule urticanti disposte lungo i tentacoli ed adoperati per la cattura delle prede. Le nematocisti producono e rilasciano rapidamente il liquido urticante attraverso dei filamenti che si conficcano sulla pelle delle vittime a seguito di stimolazione meccanica del cnidociglio, un meccanocettore di cui sono dotate tutte le cellule urticanti; pertanto oltre a permettere la cattura di piccoli pesci svolgono anche funzioni di difesa. La composizione chimica del liquido urticante, che varia da specie a specie, svolge un azione neurotossica sulle prede, paralizzandole, mentre l’uomo nel momento in cui avviene il contatto con una medusa avverte una sensazione di forte bruciore e di dolore, questa reazione è dovuta ad un effetto diretto del liquido urticante contenuto nelle nematocisti. I predatori naturali di questi animali sono rappresentati principalmente da cetacei, tartarughe marine e pesci palla, specie per lo più a rischio, che ormai scarseggiano in Mediterraneo. Le meduse più comuni in Mediterraneo sono tre: Pelagia noctiluca, Rhizostoma pulmo e Cotylorhiza tuberculata.

Pelagia noctiluca

Detta anche “medusa luminosa” a causa della sua bioluminescenza notturna, è di piccole dimensioni (circa 10 centimetri di diametro) possiede tentacoli esili e lunghi e i suoi colori variano dal rosa al marroncino, e spesso si formano vasti banchi composti da una miriade di individui, che ricoprono alcuni tratti della superficie marina.

pelagia noctiluca wikimedia.org

Rhizostoma pulmo

Medusa di maggiori dimensioni rispetto alla precedente, può raggiungere i 50-60 centimetri di diametro, le sue braccia sono corte e tozze. La colorazione è bianco lattea–azzurrognola e il margine dell’ombrella è violetto. Volgarmente viene chiamata “polmone di mare” per la presenza del tessuto frastagliato che presenta nella parte centrale delle braccia che ricorda quello polmonare.

rhizostoma pulmo (macri, 1778)

Cotylorhiza tuberculata

Questa specie può raggiungere i 30 centimetri di diametro presenta un’ombrella a forma di disco e una serie di tentacoli terminanti anch’essi con dei dischetti, spesso sotto l’ombrella si possono osservare piccoli pesci che attendono gli avanzi del pasto della medusa.

Cotylorhiza tuberculata

Matteo Mercurio.

Fonti

Cotylorhiza tuberculata (Photo by dgheban on deviantART)
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pelagia_noctiluca_(Sardinia).jpg http://www.zesea.com/Meduses.html , pelagia noctiluca
http://www.european-marine-life.org/05/photo-rhizostoma-pulmo-wd03.php Rhizostomapulmo:
http://www.asppalermo.orgpagina.aspID=48 pelagia noctiluca anatomia
http://www.marinespecies.org/

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