La scomparsa delle isole Solomon

Solomon island

La notizia è recente: alcune delle isole Solomon sono scomparse o per meglio dire sono state sommerse dal mare. Alla base del triste fenomeno ci sono le anomale variazioni di temperatura a livello globale che unite ad eventi su grande scala, tra cui anche El-Niño hanno determinato effetti deleteri su una parte di questo arcipelago del sud Pacifico molto conosciuto dai turisti. Di solito il clima su queste isole permette di avere temperature costanti, che variano di poco soltanto passando da una stagione all’altra. In effetti questa zona è caratterizzata da una stagione umida che va da Novembre ad Aprile ed una secca che inizia il mese di Maggio e termina in Ottobre. Le piogge si concentrano dunque nel periodo più umido mentre durante la stagione secca si arriva ad appena 100 mm di pioggia caduta al mese. In particolare le precipitazioni sono legate al movimento di due zone di convergenza, quella intertropicale e quella del sud Pacifico. Nella zona dove convergono i venti si verifica la salita di aria al di sopra dell’acqua calda e questo determina lo scatenarsi dei temporali. Un altro elemento che contribuisce alle piogge è quello dei monsoni dell’area occidentale dell’oceano Pacifico la cui formazione è influenzata dalle notevoli differenze di temperatura tra le terre e le masse di acqua.

El nino fenomeno

L’andamento climatico delle isole Salomone è cambiato di anno in anno a causa del fenomeno delle oscillazioni meridionali di El-Niño. Questo evento che è in grado di influenzare il clima su tutto il pianeta Terra è costituito da tre fasi: una è neutra e le altre due sono in grado di modificare drasticamente il clima di un determinato luogo. Più precisamente il Niño favorisce condizioni di calura e siccità, mentre la Niña apporta umidità e temperature più basse. L’impatto di questi fenomeni è stato più evidente a Santa Cruz rispetto a Honaria, dove sono localizzate le isole Salomone; nonostante questo i cicloni tropicali che si sono abbattuti sull’arcipelago con i loro forti venti sono stati capaci di provocare grandi danni sia alle infrastrutture che in agricoltura.  Gli effetti di questi cicloni si manifestano di solito da Novembre ad Aprile ed il loro numero varia di anno in anno. Una delle conseguenze più evidenti portate dalle oscillazioni meridionali di El-Niño è che sulle isole le temperature medie sono aumentate di circa 0.15 ˚C ogni dieci anni sin dal 1951, inoltre anche le precipitazioni hanno subito una forte variazione. Per finire i livelli delle acque si sono innalzati a causa del riscaldamento delle stesse e in misura indiretta per lo scioglimento dei ghiacciai. La scomparsa di alcune delle isole Salomone dovrebbe spingere i governi a prendere misure adeguate ma anche la popolazione dovrebbe dedicare maggiore attenzione a queste problematiche, prima che a sparire sia qualche pezzo delle coste su cui vive …

Chiara Scamardella.

Fonte articolo:

www.pacificclimatechangescience.org/…/13_PCCSP_Solomon_