Intervista a Marco Colombo

Intervista a Marco Colombo, giovane fotografo naturalista, già autore di diversi lavori divulgativi, come articoli, libri, mostre e proiezioni relativi all’ambiente con le sue meraviglie, nonchè vincitore in vari concorsi fotografici, tra i quali il BBC Wildlife Photographer of the Year 2011.

1. Quale è stata la scintilla che ha dato vita alla sua irrefrenabile passione per la fotografia?

Fin da quando ero molto piccolo sono stato appassionato di natura in generale. Andavo nei boschi, nei prati e nei ruscelli, in mare, di giorno e di notte, e cercavo ogni sorta di animaletto per poterlo osservare. Col tempo, ho unito questa passione viscerale ad un’altra passione, quella per la fotografia, iniziata attorno al 1999. Con gli anni ho arricchito il mio corredo fotografico ed attualmente continuo a girare nei boschi, nei ruscelli e in mare, sempre alla ricerca di nuovi animaletti e vecchie conoscenze, per poterli ritrarre nei loro ambienti naturali.

2. Qual è lo scatto che l’ha emozionata tanto da rimanerle nel cuore?

Normalmente sono insoddisfatto dei miei scatti, ci trovo sempre questo o quel difetto. Sono però particolarmente legato a due foto: una è stata realizzata a capodanno 2011 e ritrae una piccola chiocciola con uno sfondo nero solcato da quelle che sembrano stelle cadenti. Ho avuto l’idea osservando i fuochi d’artificio e…no, non ero ubriaco. L’altra è un ritratto di una vipera attraverso dei colori “fluenti”.

3. Che emozione mira a suscitare in un osservatore che si trova di fronte ad una sua foto?

Esistono varie “tipologie” di fotografie: io normalmente ne distinguo due, tra le mie, e sono le foto “documento” e le altre foto (non saprei come definirle, lasciamole nella categoria “altro”). Le foto documento ritraggono gli animali (o le piante, i funghi, etc.) in maniera un po’ più asettica: completamente a fuoco, illuminati frontalmente, inquadrati di lato o dall’alto, spesso con uno sfondo uniforme (foto che andrebbero bene, per intenderci, in un atlante per l’identificazione di questi organismi). E poi ci sono le “altre”, quelle che mi divertono di più, in cui il filtro che applico dal punto di vista interpretativo è molto più consistente, e qui si ritrovano sfumati, silhouette, panning, ambientate ed altro ancora, a seconda del momento e dell’umore.

4. Con le sue fotografie cosa vuole trasmettere?

Credo che l’Italia abbia una natura ed una biodiversità che troppo spesso (sia fuori dall’acqua che in acqua) vengono snobbate e sminuite, ma in realtà sono fenomenali. Anche a pochi passi da casa è possibile fare incontri con animali bellissimi e molto rari, o trovare condizioni di luce per scatti interessanti: spero che le mie foto servano in qualche modo a valorizzare (o almeno è ciò che mi piacerebbe) queste realtà, e a sensibilizzare chi guarda nei confronti di quegli animali che godono di cattiva fama nonostante siano schivi e tranquilli, non pericolosi come si crede.

5. Pensa che una fotografia scattata anche con una delle peggiori macchine, possa essere ottima per il semplice motivo che riesca a trasmettere qualcosa?

Il metro per la valutazione tecnica di una fotografia è oggettivo e risponde a canoni precisi. Il fatto che trasmetta qualcosa, invece, può essere o meno soggettivo, e quindi dipenderà solo da chi osserva.

6. La fotografia è un ottimo mezzo di comunicazione, ma è realmente valorizzato nel nostro paese?

In relazione alla fotografia naturalistica, posso dire con certezza che essa non è assolutamente valorizzata nel nostro Paese. Dal punto di vista dell’editoria e di eventi legati alle foto di natura, il mercato è ridotto e la sensibilizzazione del pubblico scarsa o comunque sempre improntata sui grandi mammiferi, uccelli o specie carismatiche, tralasciando una grande fetta di soggetti che vengono ignorati quasi completamente (ad esempio molti invertebrati marini, anfibi, rettili, aracnidi, etc…).

7. Cosa migliorerebbe nel suo modo di comunicare attraverso la fotografia?

Ci sono tante cose da migliorare, c’è sempre da imparare! Mi piacerebbe avere più tempo da dedicare alla fotografia.

8. Ha intenzione di continuare il suo lavoro con mostre e proiezioni?

Finché si riesce…

9. Pensa di interessarsi anche ad altre tematiche in futuro?

La natura è la mia grande passione, ma mai dire mai…

10. Attualmente sta preparando nuovi lavori?

Sì, ho alcuni progetti in corso, chi volesse saperne di più e tenersi aggiornato potrà farlo visitando il mio sito www.calosoma.it

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