Il fascino delle sabbie nere

Vik Beach Iceland black sand

Sembra quasi impossibile che possano esistere: eppure le sabbie nere sono una affascinante realtà! In Egitto ad esempio sono state studiate attraverso la sofisticata tecnica della spettroscopia di massa al plasma accoppiato induttivamente per determinare la presenza di metalli come titanio, vanadio, cromo, manganese, ferro, zinco, afnio, zirconio e cadmio. L’origine di queste sabbie nord-africane risiede nella disintegrazione di materiale proveniente da rocce ignee e metamorfiche. I depositi di sabbia egiziana comprendono minerali quali ilmenite, magnetite, zirconio, monazite e granato. Le spiagge scure sono state accuratamente studiate per motivi di carattere ambientale: infatti la loro composizione chimica e mineralogica se alterata rispetto ai valori normali potrebbe avere impatti negativi ed effetti tossici sull’ecosistema circostante. In sostanza dopo i campionamenti e l’opportuno trattamento degli stessi campioni di sabbia nera si è potuto appurare che gli elementi ricercati tendono a diminuire in concentrazione, quanto più ci si allontana dalla linea di battigia procedendo verso l’entroterra. In particolare l’esperimento è stato condotto nei pressi della spiaggia di Abu Khashaba che non presenta insediamenti antropici ma soltanto di tipo militare e possiede una morfologia appiattita e priva di dune. Spostandoci a Long Island è stata segnalata la presenza di sabbie nere ricche di minerali pesanti lungo la costa. Inoltre è stata individuata la presenza di materiale radioattivo relativo soprattutto alla presenza di uranio e torio. Le ricerche condotte su queste sabbie dovrebbero quantificare l’esposizione alla radioattività e di conseguenza specificare in modo accurato gli effetti sulla salute umana.

Particolare delle sabbie nere

Un aspetto importante delle “black sands” è quello relativo alla loro spiccata resistenza all’attacco da parte degli agenti atmosferici sia di tipo meccanico che di tipo chimico. La loro alta gravità specifica è una proprietà legata alla densità che rispecchia in modo molto preciso la composizione in minerali e metalli. I depositi che possono dare origine a spiagge caratterizzate da sedimenti di colore scuro possono dividersi principalmente in due categorie: da una parte abbiamo i depositi residuali e dall’altra ci sono quelli di trasporto. In quelli residuali abbiamo minerali che possono essere stati separati grossolanamente l’uno dall’altro per mezzo di fattori fisici ma in complesso si ritrovano molto vicino alla roccia da cui si sono disgregati. Dal punto di vista commerciale questi depositi non presentano valore di sorta, per un motivo molto semplice: non hanno avuto il tempo di concentrare al proprio interno i minerali che risultano essere solamente quelli delle roccia originaria. Nei depositi di trasporto al contrario il detrito roccioso ha avuto modo di compiere un certo percorso che lo ha condotto lontano dal luogo di origine permettendogli di ridepositarsi. L’argilla viene subito dilavata dalle piogge mentre i minerali più leggeri come il quarzo vengono trascinati più lontano ed in questo modo attraverso processi analoghi che coinvolgono tutti i componenti delle sabbie queste hanno modo di concentrare gli elementi che le formano.

Chiara Scamardella

Fonti articolo:

www.idahogeology.org/PDF/Information_Circulars…/IC-01.pdf

file.scirp.org/pdf/JASMI_2013032814245057.pdf

 https://dspace.sunyconnect.suny.edu/…/1951/…/harbottle-abst.p