Il cambiamento climatico di Milano studiato dal progetto EMoNFUr Life+ e l’effetto mitigatore dei boschi urbani.

Quando si parla di cambiamento climatico o di mutamento climatico lo immaginiamo quasi sempre associato ai frequenti disastri naturali, come diretta conseguenza dell’ormai evidente serie di cambiamenti che ogni giorno si manifestano sempre più marcatamente. Si tende inoltre a sottovalutare gli effetti che questi cambiamenti producono nei centri abitati, la cui espansione tende continuamente a modificare l’ambiente circostante sottraendo spazio alle grandi aree verdi, per lasciarlo al cemento.

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In questo contesto generale si inserisce il progetto attualmente in corso “EMoNFUr Life+” patrocinato da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle foreste, del Parco nord di Milano, Regione Lombardia) in collaborazione con l’Istituto Forestale Sloveno e del Ministero Sloveno per l’agricoltura e le foreste. Il progetto si inserisce negli obiettivi proposti dalla Comunità Europea sulle politiche ambientali, di monitoraggio, salvaguardia delle foreste e delle aree verdi urbane considerate da sempre dei polmoni verdi importanti per migliorare la qualità della vita e del clima delle nostre città. In questo lavoro sono stati studiati i cambiamenti climatici che hanno interessato il territorio di Milano e gli effetti che questi possono avere a livello di ecosistema, questi aspetti sono oggetto di studio di un gruppo di ricercatori universitari e dal Coordinatore del Comitato Scientifico Giovanni Sanesi docente del Dipartimento di Scienze Agro-ambientali e Territoriali dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro.

L’area di studio del progetto “EMoNFUr Life+”, ha compreso sia l’area metropolitana Milanese che la Pianura Lombarda soggetta negli ultimi 50 anni a due tipologie di cambiamento climatico. La prima dovuta a cause circolatorie atmosferiche che nel 1987 ha visto aumentare la temperatura media Europea di 1°C, che per la Pianura Lombarda si è tradotta in un aumento di 1.5°C delle temperature medie annue, con una stabilità delle precipitazioni ed un aumento della siccità estiva con effetti diretti sulla crescita e salute della vegetazione forestale. La seconda tipologia di cambiamento climatico è stata di tipo “graduale”, vedendo nel periodo compreso tra il 1851 al 1980 un incremento di temperatura del centro di Milano di 1.6°C, mentre gli incrementi più rilevanti hanno riguardato le temperature minime (+2.4°C). Questi effetti, dovuti ai cambiamenti climatici, determinano quindi un aumento delle temperature delle aree urbane che oltre ad avere conseguenze negative per la salute dei cittadini, vanno a destabilizzare gli ecosistemi naturali modificando i cicli vitali delle piante e la diffusione dei loro parassiti in aree incontaminate.

Gli obiettivi del progetto:

Al termine dei lavori ,fissato per Settembre 2014, i ricercatori avranno a disposizione tutti i dati per poter definire la capacità effettiva di riduzione della temperatura delle città ad opera dei boschi urbani e delle aree verdi. Questi dati sul clima, sulla biodiversità, sulle caratteristiche e conservazione del suolo consentiranno di mettere in atto strategie e metodologie di indagine e monitoraggio applicabile alle foreste urbane e periurbane nel resto d’Italia e d’Europa utile alla loro salvaguardia; inoltre sarà possibile fornire agli enti forestali, ai gestori e progettisti importanti strumenti di conoscenza, controllo delle condizioni di sviluppo e salute dei boschi e delle aree verdi urbane e importanti indicazioni per la loro progettazione e gestione. Nell’ambito di tale progetto si vuole anche analizzare la relazione della biodiversità tra le foreste, le aree verdi e i gruppi di specie osservate quali farfalle, uccelli e piante. La dimensione di tali aree e l’ecosistema giocano un ruolo primario nel creare nicchie ecologiche per le diverse specie, alcune delle quali possono essere importanti dal punto di vista conservazionistico. Questo progetto, inoltre, si propone come ulteriore spunto per portare a conoscenza alle comunità locali il ruolo svolto dalle foreste e dalle aree verdi urbane e l’equilibrio ambientale che queste rivestono sia dal punto di vista climatico che nella produzione di beni e servizi per la collettività, il tutto nell’ottica di contribuire allo sviluppo sostenibile, alla conoscenza, alla cura e alla salvaguardia del territorio.

Matteo Mercurio

Sito ufficiale per eventuali approfondimenti:http://www.emonfur.eu/index.php?lin=it

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